Il concerto conclusivo di Ravenna Musica,  previsto per martedì 17 maggio 2022,  ospita l’Orchestra della Toscana, una delle migliori compagini italiane che ha sede presso lo storico Teatro Verdi di Firenze e che  festeggia nella stessa data l’appuntamento finale del suo cartellone di concerti. Nell’occasione brillano gli ospiti: lei è Erina Yashima, 36 anni, bacchetta tedesca di origini giapponesi, allieva di Riccardo Muti, con una carriera in ascesa; lui è Stefan Milenkovich nato a Belgrado (ma di origini italiane dal lato materno) 45 anni fa: un vero enfant prodige del violino, invitato a suonare davanti ai grandi della Terra e nominato artista serbo del secolo.

Erina Yashima è una direttrice dal talento raro che Riccardo Muti ha riconosciuto in lei aprendole le porte degli Stati Uniti. Qui ha lavorato con l’eccellenza, in tre stagioni come bacchetta assistente del Maestro alla Chicago Symphony Orchestra, e poi braccio destro di Esa-Pekka Salonen e Christoph Eschenbach, ha collaborato con il violoncellista Yo-Yo Ma, mentre in Europa ha debuttato al festival di Salisburgo. Oggi è assistente di Yannick Nézet-Séguin alla Philadelphia Orchestra e da poco nominata primo Kapellmeister della Komische Oper Berlin a partire dalla stagione  2022/23.

Per la sua prima volta con l’Orchestra della Toscana sfida uno dei capisaldi del repertorio sinfonico, la Terza Sinfonia di Beethoven, autore che conosce bene avendo debuttato con la Nona all’Arena di Verona la scorsa estate.

In apertura di concerto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Yashima dirige l’unico lavoro di Max Bruch che ancora si continua a programmare: il Concerto per violino e orchestra op.26 del 1868. Ne è solista Stefan Milenkovich, acclamatissimo dal pubblico internazionale, personalità dell’anno. Inizia a studiare alla tenera età di 3 anni con il padre, rimasto suo insegnante fino ai diciassette; il suo talento lo porta, a soli 6 anni, a fare la sua prima apparizione da solista in un’orchestra. A 8 il suo primo concerto nella città natale di Belgrado, il primo di una lunga serie in tutto il mondo. A 10 anni, suona per il presidente Ronald Reagan in un concerto natalizio a Washington, a 11 anni per il presidente Michail Gorbačëv e l’anno seguente per Papa Giovanni Paolo II. A soli 16 anni festeggia il suo millesimo concerto. Si è esibito con la band rock Gorillaz, in uno dei luoghi più famosi del mondo, l’Apollo Theatre ad Harlem, New York: una performance acclamata dalla critica e presentata in diretta su MTV.