Domenica 8 ottobre, mentre è ancora in corso “Giovani in Musica”, prenderà il via
una delle rassegne maggiormente consolidate delle abitudini del pubblico, i Concerti
della Domenica.
Con decenni di storia alle spalle, è caratterizzata dalla partecipazione di musicisti
vincitori di importanti concorsi e dalla carriera internazionale già avviata.
Eccezionalmente il primo concerto si svolgerà presso la Chiesa di San Romualdo
(via Baccarini 46) con inizio alle ore 17 (e non le consuete 11 del mattino).
Dopo lo scorso 3 ottobre, si ripresentano al pubblico gli allievi del Conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Ravenna – voci e strumentisti -, questa volta impegnati nello
spettacolo Facade: An Entertainment che si realizza con la direzione di Andrea
Cappelleri e la regia di Marco Balliani.
Si tratta di un melologo, nel quale la recitazione di un testo letterario viene eseguita
da una voce recitante accompagnata da strumenti. Scritto nel 1918 dalla poetessa
Edith Sitwell, venne musicato nel 1922 dal compositore William Turner Walton.
Edith Sitwell è stata una poetessa e saggista inglese. Personalità eccentrica e
sofisticata, fece parte delle correnti poetiche di avanguardia. E’ considerata molto
vicina agli ultimi rappresentanti del movimento estetista che ebbe in Oscar Wilde il
suo massimo esponente. Gran parte della sua poesia è basata sui ricordi d’infanzia.
Walton fu un compositore e direttore d’orchestra inglese. Dopo alcuni anni trascorsi a
Oxford, nel 1920 lasciò l’università e fu ospitato dal poeta Sacheverell Sitwell. Nella
casa di Sitwell Walton incontrò molti importanti musicisti e soprattutto la sorella di
Sacheverell, Edith Sitwell, sulle cui poesie Walton compose Façade – An
Entertainment, oggi considerato uno dei suoi lavori più rappresentativi.
L’Entertainment fu rappresentato per la prima volta in pubblico il 12 giugno 1923
all’Aeolian Hall di Londra e raggiunse fama e notorietà per la sua forma non
convenzionale. La rappresentazione fu eseguita dietro delle tende, seguendo l’idea di
Osbert Sitwell – fratello della poetessa – di eliminare la personalità del recitante. Le
parole, recitate dalla Sitwell stessa, arrivavano al pubblico attraverso l’utilizzo di un
particolare megafono, che permetteva di far sentire il testo al di sopra della musica.
Le poesie di Façade non alludono a un significato ben preciso o vogliono condurre
ad una morale; si tratta di un divertissement in cui le parole sono strettamente legate
all’andamento ritmico, una vera e propria poesia sonora.
La rassegna è curata dall’Associazione Mariani con il contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Ravenna.