La stagione “Ravenna Musica 2025”, organizzata dall’Associazione Musicale Angelo Mariani, si realizza con la collaborazione di Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e grazie ai contributi di La Cassa, Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A., Rosetti Marino, Circolo Ravennate e dei Forestieri – ha illustrato il programma.

I concerti in abbonamento saranno nove, con un importante appuntamento in più fuori abbonamento che si svolgerà nella settimana prima della Pasqua. Gli appuntamenti si dipaneranno nell’arco di quasi tre mesi, dal 5 febbraio al 7 maggio 2025 e si svolgeranno come sempre al Teatro Alighieri (inizio ore 21).

E’ una stagione, quella di Ravenna Musica 2025, che coniuga il livello internazionale degli artisti con il talento italiano. E’ una stagione che non rinuncia mai a presentare giovani musicisti accanto ad artisti affermati, tratteggiando in questo modo la prospettiva di una carriera.

Ma è anche una stagione che contiene un messaggio, quanto mai attuale. E’ un messaggio delicato nel suo significato più ampio: un messaggio di solidarietà artistica. La Mariani partecipa alla tournée dei Solisti di Kiev invitandoli a suonare sul nostro palcoscenico insieme a un grande musicista, il primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro alla Scala, Fabrizio Meloni (6 marzo).

A questo proposito, in occasione della presentazione ufficiale di Ravenna Musica, la musicista ucraina Olena Melnik ha regalato al pubblico alcuni momenti musicali tratti dalla tradizione del suo popolo.

Una stagione di ritorni.  Innanzitutto sarà il ritorno di Mario Brunello, protagonista dell’ultimo concerto della stagione Ravenna Musica 2020, qualche giorno prima della chiusura del Teatro per Covid, in febbraio. Brunello, come per quel concerto, tornerà con il violoncello piccolo per offrirci, insieme all’Ensemble Estrovagante e a Riccardo Doni direttore al cembalo, un programma dedicato ai figli di Johann Sebastian Bach (12 marzo).

Sarà un ritorno anche quello del Trio di Parma, Rabaglia, Bronzi e Miodini, storica formazione questa volta arricchita da un altro artista di grande qualità, il violista Simonide Braconi, Prima Viola del Teatro alla Scala, per due meravigliosi Quartetti di Johannes Brahms (23 aprile).

Riascolteremo il violino di Domenico Nordio, che a 16 anni ha vinto il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli, con il leggendario Yehudy Menuhin presidente di Giuria. Si esibirà in duo con il pianista Roberto Plano, vincitore del Cleveland Piano International Competition (28 aprile).

Una stagione di ritorni, con una presenza che mancava da tempo, è quella della Filarmonica Toscanini, nata nel solco della storica Orchestra dell’Emilia – Romagna. Sarà diretta da Joel Sandelson, con due solisti d’eccezione, Anna Tifu al violino e Giovanni Gnocchi al violoncello, nell’esecuzione del Doppio Concerto di Johannes Brahms (13 febbraio).

Ammireremo il suono italiano del pianoforte di Federico Colli Giuseppe Albanese, ai quali sono affidati i due recital solistici. Colli, classe 1988, definito dalla stampa tedesca “uno dei pensatori più originali della sua generazione” ha studiato anche all’Accademia Pianistica di Imola. Il programma del suo concerto attraverserà due secoli di storia, da Mozart a Grieg, attraverso Schubert e Ravel (1aprile).
Altrettanto interessante e virtuosistico il programma offerto da Giuseppe Albanese, dedicato in gran parte alla Spagna. Anche Albanese si è formato all’Accademia Pianistica di Imola, diventando oggi uno dei pianisti più richiesti della sua generazione (18 marzo).

Ravenna Musica 2025 infine è una stagione di gradite conferme, a partire dalle residenze delle Orchestre Leonore e Vittorio Calamani, protagoniste dell’apertura e della chiusura della stagione.
La Leonore, diretta da Daniele Giorgi, si avvarrà della presenza del giovane pianista russo Arsenii Moon, vincitore del Concorso Busoni e del Premio Benedetti Michelangeli, che si assegna solo quando c’è l’unanimità di pareri nella commissione. Sarà il solista del Concerto n.1 di Chopin. Completerà il programma la Sinfonia ‘Primavera’ di Schumann (5 febbraio).

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani ritorna a Ravenna diretta da Nicola Valentini per chiudere Ravenna Musica 2025 con un capolavoro beethoveniano, il Triplo Concerto in Do maggiore per pianoforte, violino e violoncello op.56, affidato ad un Trio di talenti conosciuti come il Trio Chagall, e oggi chiamati Trio Concept. Completeranno il programma un brano in prima esecuzione assoluta, commissionato dalla Mariani al giovane compositore Leonardo Marino per pianoforte, violino, violoncello e orchestra, e la Sinfonia n.1 di Franz Schubert (7 maggio).

Abbonamenti da € 190,00 a € 32,00 a seconda del settore e dell’età in vendita fino al 5 febbraio 2025 presso la Biglietteria del Teatro Alighieri.

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